“Sono tutti perfetti”. Imparare le Arti Marziali dall’hanami

L’arrivo della primavera in Giappone viene celebrato con l’hanami (花見). La rinascita della natura, con l’arrivo dei colori sui rami ancora spogli desta meraviglia in tutti; nella sensibilità e nella cultura giapponese la primavera innesca un fenomeno sociale in cui un popolo si riconosce nel contemplare insieme la bellezza della natura.

Esistono veri e propri “bollettini”, alla stregua di quelli del meteo, che aggiornano la popolazione sull’avanzata da sud a nord del “fronte dei ciliegi” (sakura zensen – 桜前線).

Così il rituale sociale dell’hanami si identifica con l’ammirare la fioritura dei ciliegi. Le famiglie si ritrovano in gruppi a organizzare picnic sotto gli alberi e si passeggia nei viali che si tingono delle tonalità dei fiori di ciliegio.

Un haiku di un grande poeta giapponese, Yosa Buson, recita:

い 花 花
と に に
ま い 来
哉 ね て
  ぶ
  る

Hana ni kite / Hana ni ineburu /itoma kana

“Sono venuto per i fiori / Ed essi hanno reso difficile / Dire addio”

Di fronte alla debole, superba bellezza del fiore, non si può rimanere indifferenti al pensiero che i petali presto cadranno e tutta la grandiosa tavolozza di colori della primavera presto scomparirà.

Il fiore, “quel” fiore che osserviamo e che ammiriamo, scomparirà. Diventerà un frutto e anch’esso svanirà, lasciando spazio a un seme. Il quale, se non si dissolverà nel terreno, non potrà far germogliare una nuova pianta.

Siamo così immersi in questa cosa che chiamiamo “vita” da non riuscire a volte a gettare un po’ di luce nel suo mistero.

I cicli della natura ci possono far pensare che tutto si ripeta. Eppure, “quel” fiore non c’è mai stato prima, né, alla sua caduta, tornerà mai più. Diventerà ornamento per un vaso, cibo per un passero, frutto che nell’estate allieterà la tavola di qualcuno, pianta che farà altri fiori.

Ma quella bellezza è unica e irripetibile. Ed è destinata a evolvere in forme diverse, in nuove bellezze. In nuove manifestazioni della vita stessa -anche quando la pianta dovesse seccare.

Riteniamo che nell’hanami ci sia l’essenza di qualsiasi disciplina. Un’attenzione delicata ad un qui ed ora che sa godere della bellezza transitoria perché è consapevole che la transitorietà non si chiude nella disperazione di una giovinezza che svanisce. Ma si apre a una vita più ampia.

Il qui ed ora significa “ricercare il fiore perfetto” sapendo però che un fiore curato potrà diventare dopo tempo un grande albero che darà rifugio e bellezza a chi vi si avvicinerà. E che moltiplicherà, magari in periodi molto lontani nel futuro, lo stupore, la ricerca del bello, del vero, dell’autentico.

Cercare il fiore perfetto per se stesso, così come cercare la tecnica perfetta senza volersi spingere a comprendere quale sia la dinamica evolutiva che la pratica della disciplina può innescare, rischia di essere una perdita di tempo. Anzi, può generare una spirale involutiva. In definitiva, inebriarsi del solo colore di un germoglio, può far sprofondare nella nera disperazione della perdita del valore e del senso di ciò che si fa.

Percorrere il tragitto che intercorre tra questa frase:

“Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata”.

E questa:

“Sono tutti…Perfetti”. (Da “L’ ultimo samurai”)

è probabilmente il compito di tutti. In un dojo e fuori da un dojo. Non vuole dire che ogni sgorbio di tecnica vada bene. Né che tutto sia da accettare per come è, fuori. Vuole dire però che in ogni momento, bello, brutto, noioso, tormentato, ispirato…La vita scorre potente nello stesso modo da sempre e per sempre.

Ed è a questa vita che siamo chiamati tutti, in pienezza. Coglierla nell’umiltà del lavoro fisico, spesso traballante, dello scambio delle tecniche con un compagno di pratica è un buon modo per onorare il nostro camminare in una disciplina marziale.

   Send article as PDF   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.